Benigni e la madonna

Roberto Benigni e la Madonna. Lectio magistralis di Roberto Benigni in occasione del conferimento del dottorato honoris causa in Belle Arti e Giurisprudenza da parte dell’Università di Notre Dame, nella sua sede di Roma nel luglio 2024.

Roberto Benigni e la madonna. Non ci posso credere, sono laureato in Belle arti! Ho detto, ma che posso dire all’Università di Notre Dame, per cui veramente ho un’ammirazione, per questa università immensa, e vorrei venire a trovarvi nell’Indiana una volta. Veramente, mi piacerebbe tanto, mi piacerebbe tanto. So che è bellissima. E ho detto: che posso dire ora, sono laureato in Belle arti e all’Università di Notre Dame, Nostra Signora, non ci rimane che parlare della Nostra Signora nelle belle arti, della Madonna. E io vorrei parlarvi veramente della Madonna in tre momenti, perché la Madonna, Notre Dame, è vita, dulcedo et spes nostra.

L’annunciazione di Recanati

Roberto Benigni e la madonna dell’annunciazione di Recanati di Lorenzo Lotto. La seconda Madonna che ho visto, l’ho vista a Roma – una di quelle che sono rimaste nella mia vita – alle Scuderie del Quirinale: è la Madonna dell’Annunciazione di Recanati di Lorenzo Lotto: mamma mia, quanto mi è piaciuta anche quella! Perché ho visto per la prima volta la Madonna turbata, la Madonna che ha paura. Un quadro memorabile! Ma una cosa, che io sono rimasto! Leggi di più

La madonna del parto

Roberto Benigni e la madonna del parto di Piero della Francesca. Io sono nato in provincia di Arezzo, in Toscana, vicino a Monterchi, ma la mia famiglia veniva da Sansepolcro, il luogo di Piero della Francesca. E allora c’era a Monterchi una sua opera. Quando mia mamma era incinta, che mi stava aspettando, aveva paura, non aveva da mangiare. Leggi di più

La madonna sistina

Roberto Benigni e la madonna sistina di Raffaello. E il terzo incontro con la Madonna nelle Belle arti riguarda una volta che ero al festival di Berlino, nella giuria per il cinema, avevo un giorno libero e allora l’ho preso per andare a vedere la Madonna Sistina di Raffaello a Dresda. Quello è stato un momento che non si può descrivere, avevo letto il libro di Vassilij Grossman, ma non si può… Leggi di più

E se voi avete pochi secondi di tempo, ve la ripeto, perché non posso farvi vedere questi quadri di cui ho parlato – ma tutti li conoscete – ma vi posso far sentire, con la fortuna di farvelo sentire nella lingua in cui il poeta l’ha scritta, le sette terzine del nostro Dante Alighieri alla Vergine Madre: 

Vergine Madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura
termine fisso d’etterno consiglio,

tu se’ colei che l’umana natura
nobilitasti sì, che ‘l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.

Nel ventre tuo si raccese l’amore,
per lo cui caldo ne l’etterna pace
così è germinato questo fiore.

Qui se’ a noi meridïana face
di caritate, e giuso, intra ‘ mortali,
se’ di speranza fontana vivace.

Donna, se’ tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre,
sua disïanza vuol volar sanz’ ali.

La tua benignità non pur soccorre
a chi domanda, ma molte fïate
liberamente al dimandar precorre.

In te misericordia, in te pietate,
in te magnificenza, in te s’aduna
quantunque in creatura è di bontate.

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