Categoria: Argomentare

Argomentare. Argomentare è formulare un giudizio con le prove adatte a sostenerlo, dati, indizi, esempi, citazioni. Un’argomentazione può avere scopi assai diversi: convincere o persuadere. In ItalianaContemporanea sono raccolti moltissimi scritti argomentativi, quali i saggi, gli editoriali, le interviste, i commenti, i forum, le recensioni, …. le tesi di laurea … i temi scolastici: a scuola infatti il “tema” è spesso un testo argomentativo che richiede allo studente la capacità di esprimere un giudizio motivato su un particolare problema.

Dati, indizi, esempi, citazioni

Argomentare è presentare un problema formulando un giudizio con le prove adatte a sostenerlo. Un testo argomentativi ha queste caratteristiche.

  • contiene un giudizio sul particolare fenomeno esaminato;
  • costruisce un apparato argomentativo, cioè raccoglie le diverse prove adatte a sostenere l’interpretazione e dunque sono presenti dati, indizi, esempi, citazioni.

L’apparato argomentativo distingue essenzialmente quattro tipi di prove:

  • le prove di fatto (dati certi incontrovertibili su cui motivare il giudizio),
  • gli indizi (cioè dati da cui si può dedurre qualcosa che conforti la valutazione, l’interpretazione sostenuta),
  • gli esempi (casi particolari che possono essere generalizzati e dare così fondamento ad una regola),
  • le citazioni (giudizi di esperti su quella particolare materia o questione: più autorevole è l’esperto, maggiore forza acquista questo tipo di argomento).

Nei saggi scientifici le prove sono elaborate con gli strumenti concettuali propri dell’ambito disciplinare, secondo le metodologie di elaborazione delle informazioni che gli sono proprie. Sono anche indicate le condizioni, le limitazioni, le eccezioni entro cui le prove hanno validità.

Caratteristiche testuali e procedimenti retorici

Nel testo argomentativo sono segnalati i rapporti logici tra le parti del discorso con i connettivi lessicali e/o sintattici:connettivi che indicano rapporti di causa/effetto; connettivi di esemplificazione e di conclusione; verbi come “affermare”, “provare”, “dimostrare”, “verificare”, ecc.

La costruzione di un discorso argomentativo di avvale anche dei procedimenti retorici (presenti anche nei testi espositivi) del confronto, della definizione, dell’analogia della classificazione, dell’elenco, come sostegno all’apparato di prove costruito. Anche il discorso argomentativo può utilizzare dei grafici o delle tabelle per evidenziare dei dati numerici e può includere parti narrative, descrittive, espositive che in questo ambito hanno funzione esplicativa.

In un discorso argomentativo può essere presente anche il procedimento retorico della confutazione in cui si espone la tesi sostenuta da altri e rifiutata da chi scrive con una serie di argomenti (dati certi, indizi, esempi, citazioni).

Formato dello scritto

Una differenza tra i vari scritti argomentativi è nel formato del testo: l’editoriale di un quotidiano non ha la lunghezza di un articolo pubblicato su una rivista di studio. Infine il tono del discorso è sensibile al destinatario: un articolo d’opinione è diverso dal saggio scritto per un convegno scientifico.

Convincere o persuadere

Sono state trattate fin qui le caratteristiche comuni dei testi argomentativi.  Tuttavia tra gli scritti argomentativi vi sono anche grandi differenze, determinate anzitutto dallo scopo comunicativo.

È possibile proporsi di “persuadere” o di “convincere” il proprio lettore. La distinzione si presta a molte discussioni, ma si può sostenere che ha per scopo la persuasione, chi vuole influire sul comportamento del proprio interlocutore, mentre vuole convincere chi si preoccupa di ottenere dal proprio interlocutore un’adesione razionale alle proprie tesi.

Non è che l’argomentazione persuasiva sia di per sè illogica, ma piuttosto parzialmente valida, cioè sostenibile soltanto in una particolare situazione comunicativa, con un particolare destinatario. L’argomentazione nel primo caso può permettersi di essere più enfatica e ridondante, di non dichiarare le fonti da cui trae i propri dati, di non essere accurata nella scelta logica delle prove addotte per sostenere o confutare un’opinione.

Nel caso invece di un’argomentazione convincente chi scrive si propone di esporre le proprie tesi, giustificandole attraverso un’informazione vagliata, fondata su fonti di prima scelta, elaborata secondo i criteri metodologici propri del campo disciplinare entro cui opera, senza troppe concessioni all’enfasi o alla ridondanza. Lo scopo di un’argomentazione scientifica, è semprequello di convincere. 

Per leggere un’articolata definizione di “testo argomentativo” seguite questo link all’Enciclopedia Treccani

Testi argomentativi disponibili

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  • Il codice etico sull’IA: storia di una discussione. Nel giugno 2018 la Commissione europea nominò un gruppo di 52 esperti (High-level expert group on Artificial intelligence) selezionati dal mondo accademico, dell’industria e della società civile,… Leggi tutto

  • Walter White muore, Edward Norton e Brad Pitt sono la stessa persona, Jake diventa davvero il suo Avatar, Gossip Girl è Dan Humphrey, Truman vive in un mondo finto, Charlie di The Whale muore, Tokyo… Leggi tutto

  • Il grato ricordo. Un corsivo di Massimo Recalcati sul tema del passato. È una forma di depressione ritenere inevitabile l’influenza negativa del passato, inevitabile la condanna a riviverne i traumi. È deprimente anche l’approccio del… Leggi tutto

  • La caratteristica più bella dei femminismi contemporanei è la capacità che hanno le ragazze di oggi di non tacere più. La rabbia è uscita dalla mitologia delle Erinni, ed è diventata uno strumento grazie alla… Leggi tutto

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  • In questo mondo in cui giudichiamo qualunque cosa con una emoticon, non ci sono sfumature ma solo certezze, granitiche e opposte: tagliagole contro macellai, con chi vi schierate? Un accorato editoriale di Riccardo Luna su… Leggi tutto

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  • Giovanni De Luna. Il secolo del comunismo. «L’esperienza sovietica ha segnato il ’900. Un modello di totalitarismo che la accomuna ai regimi fascisti di Italia e Germania». Breve saggio di Giovanni De Luna, storico dell’Università… Leggi tutto

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  • Carlo Rubbia. Cosa resta del ’17? «L’impresa della Luna fu un’avventura scientifica e tecnologica importante che trasse beneficio dalla competizione militare tra i due blocchi. Tuttavia non è la politica ad emancipare l’umanità, ma la… Leggi tutto

  • Gillo Dorfles. Cosa resta del ’17? «Moltissimo, anche se la sua valenza simbolica non corrisponde più a ciò che allora si pensava dovesse diventare. Tutto l’apparato sociale dell’Europa odierna dipende da quelle giornate memorabili». Intervista… Leggi tutto

  • Agnes Heller e l’eredità del ’17. «La Rivoluzione russa fu un colpo di stato orchestrato da Lenin. Ma il peccato originale che genera bolscevismo, fascismo e nazismo è la Prima Guerra Mondiale». Intervista di Francesca… Leggi tutto

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  • Roberto Battiston, fisico e divulgatore scientifico, è l’autore di questa narrazione Leggi tutto

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  • Il romanzo e il mondo digitale. Un breve saggio di Vincenzo Latronico sulla difficoltà del romanzo a rappresentare il mondo nuovo che viviamo, un mondo in cui «la distinzione fra vita psicologica e tecnologica, fra… Leggi tutto

  • Cambridge Analytica: come ti hackero la democrazia. Nei media si è molto parlato di Cambridge Analytica ultimamente e dell’uso non autorizzato dei dati presi da Facebook. L’intersezione di Social Network, Intelligenza Artificiale (IA) e psicologia… Leggi tutto

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