Narrazione (neologismo)

 Narrazione è un neologismo, dai molti significati. Di sicuro NON SIGNIFICA l’atto del narrare, non indica  opere letterarie del genere narrativo (romanzi, novelle, poemi,…).

Indica invece un testo argomentativo che esprime la propria visione del mondo, i propri valori e i propri obiettivi. Un testo argomentativo insomma molto personale, che quindi spesso non presenta una vera e propria argomentazione,  né si sente vincolato ad indicare le fonti dei dati che presenta, né obbligato a fornire dei dati.  La teoria della comunicazione ha osservato come la costruzione narrativa del discorso sia particolarmente efficace per chi cerca il consenso politico, perché le forme discorsive della narrazione sono più efficienti di quelle logico-argomentative, favoriscono processi di identificazione collettiva, coinvolgimento emotivo, consenso diffuso, come dimostra il formato narrativo dei grandi miti fondativi dei popoli e delle culture. Per approfondire si veda La Crusca

Una clip sul significato del termine “Narrazione”. La clip contiene due giudizi opposti sul valore della “narrazione” Una “contro” di Margaret Thatcher, che contrappone il”sentire” al “pensare”, come dire la “narrazione” all’argomentazione. L’altro giudizio è l’elogio  di Steve Jobs al  “Think different” . La narrazione, il sentire sono più facili dell’argomentare e del pensare, ma è anche vero che una “narrazione” può essere un porto franco in cui esprimere sé stessi e le proprie idee senza vincoli. Una “narrazione” può essere una forma della divulgazione scientifica.

Si manifesta in questa poliedricità di significati e di forme la tendenza alla mescolanza, alla creolizzazione alla fluidità, che abbiamo osservato anche per il Graphic Novel e che sembra uno dei tratti più peculiari delle forme espressive contemporanee.

Il neologismo “narrazione” deriva dall’inglese narrative molto usato in ambito giornalistico. Parecchi media  traducono scorrettamente, ricorrendo al falso amico narrativa, suggerendo così insolite produzioni letterarie come la narrativa elettorale di Obama.Si veda Licia Corbolante, La narrativa di Obama non è in libreria: le interferenze dell’inglese nella comunicazione.

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