Cosa insegna la vicenda di ELIZA

Cosa insegna la vicenda di ELIZA. Tra i tanti ruoli che ChatGPT ha rapidamente iniziato ad assumere nelle vite dei milioni di utenti che lo utilizzano su base quasi quotidiana, ce n’è uno probabilmente inatteso. Per molti, il sistema di OpenAI con cui è possibile conversare su ogni argomento, e spesso in maniera convincente, è diventato un amico, un confidente. Addirittura uno psicologo. Una modalità non prevista (almeno esplicitamente) da OpenAI, ma scelta da un numero non trascurabile di utenti, che si relazionano a ChatGPT come se davvero fosse un analista.

Cosa insegna la vicenda di ELIZA. Un breve saggio di Andrea Daniele Signorelli pubblicato l’11 settembre 2023 su Guerre di rete. Il fenomeno della relazione personale con la macchina e le sue cause nel pensiero di Joseph Weizenbaum, l’inventore di ELIZA, il primo chatbot della storia.

Per impedire un utilizzo giudicato (per ragioni che vedremo meglio più avanti) improprio e pericoloso, OpenAI impedisce al suo sistema di intelligenza artificiale generativa di offrire aiuto psicologico, che infatti di fronte a richieste di questo tipo si limita a fornire materiale utile da consultare. Ciò però non ha fermato gli “utenti-pazienti” che, su Reddit, si scambiano trucchi e tecniche per sbloccare ChatGPT affinché fornisca loro consigli psicologici. Leggi di più

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