Flash mob nella pubblicità

Flash mob nella pubblicità. Terza puntata

L’indagine sul flash mob prosegue. Vi ricordiamo che Italianacontemporanea.com collabora con DeltaScience.com, un sito di divulgazione scientifica che non disdegna qualche incursione nella letteratura e più in generale in temi ampi che coinvolgono più discipline. Il mese di dicembre è dedicato ad un’indagine sul flash mob. Italianacontemporanea è interessata ad ogni forma della creatività umana. il flash mob sembrerebbe un’azione scenica, dunque ha qualcosa a che fare col teatro, dunque con la letteratura.

E non perdete la quarta e ultima puntata di domenica 22 dicembre. Buon divertimento!

FLASH MOB NELLA PUBBLICITÀ

Marketing non-convenzionale

Marketing non-convenzionale: risuona all’orecchio un’eco che viene dal lessico militare, “armi non-convenzionali”, cioè non le armi tradizionali ma quelle più nuove, quelle che richiedono modalità organizzative diverse e che sono all’origine di un nuovo modus operandi. Tra queste, anche il flash mob.

Colpire al cuore

Un esempio emblematico che ha segnato un punto di svolta nel marketing è stato quello organizzato da T-Mobile nel 2009, alla Liverpool Street Station di Londra. L’uso del flash mob nella pubblicità di T-Mobile è stato molto efficace.

L’apparenza inganna

Altro caso di successo è stato organizzato da Carlsberg nel 2011 in Belgio. In un cinema, 148 brutti ceffi- saranno anche “bikers”, ma l’aspetto è da avanzo di galera – hanno occupato quasi tutti i posti, lasciando solo due posti liberi qua e là in mezzo a loro. Anche in questa occasione, il flash mob nella pubblicità si è rivelato molto efficace.

Share a Coke

«Qualche anno fa, Coca-Cola ha lanciato una campagna di Guerrilla Marketing chiamata “Share a Coke” in cui hanno personalizzato le lattine e non solo, con nomi popolari e comuni. Questa campagna ha generato un grande interesse e coinvolgimento del pubblico, poiché le persone cercavano i nomi dei loro amici e familiari e condividevano le foto sui social». Anche se non un flash mob nella pubblicità tradizionale, gli effetti sono stati altrettanto notevoli.

L’ascolto prosegue su