Fronte del Volga. Identità russa e radici della guerra. Luglio 2023, seconda estate di guerra. È da poco rientrato lo show down del duello – vero o inscenato – tra Evgenij Prigozhin e Vladimir Putin, culminato con la minacciata marcia su Mosca da parte del boss della Wagner.
Fronte del Volga. Identità russa e radici della guerra
Fronte del Volga Reportage in tre puntate di Marzio G. Mian e Alessandro Comelli in esclusiva per Skytg24in partnership con il Pulitzer center di Washington DC.
Il nostro lungo viaggio in Russia coincide con uno dei momenti di maggiore tensione e incertezza nel Paese dall’invasione dell’Ucraina del febbraio 2022. Sembra impossibile che nell’era dell’informazione globale a getto continuo, tanto poco si sappia del Paese che ha fatto saltare l’ordine internazionale e scatenato un’offensiva antioccidentale sull’onda di una pianificata escalation neo-imperiale. Un buio forse ancor più pesto che ai tempi più cupi dell’Urss.
La Russia ha gli occhi di tutto il mondo puntati addosso, ma una cosa è osservarla dall’esterno, oppure analizzare da Mosca le mosse politiche, propagandistiche e militari del regime sul fronte ucraino e su quello interno, un’altra è provare a capire da dentro, lontano dalla capitale, come il Paese vive la guerra, come reagisce alle sanzioni e alla rottura violenta con l’Europa e l’America, che cosa si aspetta dal futuro. Da molti decenni la Russia non è mai stata così lontana e misteriosa, un mondo sconosciuto, quasi un altro pianeta. E la ragione principale è perché il regime fa la guerra anche all’informazione straniera, impedisce con ogni mezzo ai giornalisti di mettere il naso fuori dai perimetri ufficiali e controllati. Nega visti e permessi, arresta e imprigiona chi viene colto lì dove non dovrebbe stare.
Per illuminare questo buio, leggete il testo del reportage, guardatene le immagini e i tre video sul sito di Skytg24