Lavoro e indipendenza

Lavoro e indipendenza. «Siamo libere, e nessuno può toglierci questa libertà, nessuno può pensare che siamo nel loro possesso», ha postato Giorgia Meloni a proposito della tragica morte di Giulia per mano del giovane che pretendeva di amarla. Più poeticamente, Charlotte Bronte, nata nelle brughiere dello Yorkshire da un severo pastore protestante e di una mamma morta al sesto parto, fa dire a Jane Eyre: «Non son caduta in nessuna rete; sono un essere libero, con una volontà indipendente».

Lavoro e indipendenza

I’m a free human being with an independent will


Lavoro e indipendenza. Un commento di Elsa Fornero sul tema del lavoro delle donne. L’occupazione femminile in drammatico ritardo, il governo non fallisca la chance offerta dai fondi del Pnrr.


Giorgia ha acquisito la sua libertà non soltanto con la forza della volontà ma anche impegnandosi in politica, e ricevendone un reddito. Charlotte l’ha conquistata scrivendo libri e racconti, anch’essa ricavandone introiti. Giulia, decisa e consapevole, aveva intrapreso un duro percorso di studio per ottenerla. Ha pagato il prezzo più alto. Gli esempi sono moltissimi, la conclusione è una sola: la libertà non si conquista senza l’indipendenza economica e questa a sua volta si ottiene con il lavoro.

Senza l’indipendenza economica femminile, gli uomini mantengono potere sulle donne, limitandone – poco o tanto, secondo la loro educazione e la loro indole – i gradi di libertà. Leggi di più


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