Lavoro e libertà. Nella giornata inaugurale il Festival del classico 2022, Torino 1-4 dicembre 2022, si interroga sul significato molteplice della parola “lavoro”, condanna, diritto, utopia. Il video della giornata inaugurale si sviluppa su tre parti. Dopo i saluti inaugurali, interviene Ugo Cardinale linguista, curatore del festival. Il suo intervento presenta i problemi che il festival affronterà. Lavoro, concetto polivalente: labor, fatica, dolore, lavoro degli schiavi, ma lavoro anche come forma di libertà, come vocazione, come attività produttiva, perno della società capitalistica, fondata sul valore-lavoro della classe operaia, in lotta per la propria emancipazione; infine lavoro come libertà, attività creativa, di autorealizzazione.
Nella seconda parte del filmato (circa dal minuto 27.00 al minuto 30.00) Simonetta Valenti legge un brano del discorso inaugurale dell’anno accademico 1943-44 all’Università di Padova di Concetto Marchesi. Infine nella terza parte Lavoro e libertà. Dialogo con Luciano Canfora, filologo classico e storico, e Michela Ponzani, storica. Modera Paolo Di Paolo, scrittore
Lavoro e libertà: la tecnologia
Il lungo cammino di incivilimento attraverso il progresso delle tecniche è stato anche un cammino di libertà, di lotta per la libertà dai vincoli della schiavitù e della riduzione dell’uomo a “cosa”. Oggi, tra le contraddizioni che permangono, la società appare oscillare, nella ricerca di senso e di dignità per il lavoratore, tra il sogno edonistico dell’affrancamento dal lavoro e la ricerca di un suo valore ”demercificato”.
Il Festival del classico pubblica le sue lezioni su YouTube..
Guida all’ascolto
L’esercizio che proponiamo si concentra sulla terza parte (nel video dal minuto 31) e in particolare sui primi due interventi di Luciano Canfora. Eccone una mappa mentale che vi invitiamo a completare. Cliccateci sopra per ingrandire.