La lectio nelle scuole medievali e nelle università fino a tutto il Rinascimento consisteva nella lettura, seguita da commento, delle opere di alcuni auctores: Cicerone, Aristotele, … la Bibbia. Il maestro si chiamava quindi lector e l’insegnamento si esprimeva con il verbo legere. Questo significato di “lettura”, si è conservato nel latino medievale e moderno, ed è ancor oggi in uso nell’italiano “lezione” che in questa accezione è latinismo. Non è più usato, invece, se non raramente, con il sign. di “lezione”, come parte dell’insegnamento.
Tuttavia la Lectio magistralis è proprio una “lezione del maestro”, una conferenza in ambito universitario per indicare la lettura, la conferenza tenuta da una personalità che per autorevolezza o comprovata capacità scientifica conferisce particolare rilievo all’evento.
Essendo una vera e propria lezione o conferenza la lectio magistralis è naturalmente un testo argomentativo.