Maus, Auschwitz e dopo Auschwitz. Il graphic novel di Art Spegeelman.
Il figlio di due ebrei polacchi, sopravvissuti alla Shoah ed emigrati a New York, racconta la storia dei suoi genitori, e faticosamente, dolorosamente scopre perché anche la sua vita, iniziata dopo quei fatti terribili e lontano da quei luoghi di morte, è tuttavia una vita segnata dal trauma della Shoah.
L’opera di Art Spiegelman è qualcosa di più di un semplice fumetto: non è letteratura d’intrattenimento, non è divertente passatempo. È invece indagine, inchiesta sulle cause di un tormento penoso che dura nel presente ed è prodotto dal trauma del passato. È infine ricerca di una forma espressiva che permetta di affrontare l’orrore, senza esserne travolti. Dell’orrore bisogna parlare, ma il pericolo è quello o di soccombere o di rimanere sulla superficie e di non capire veramente ciò che è accaduto.
È il rischio delle celebrazioni come questa, il Giorno della Memoria: possono diventare retorica, luogo comune che banalizza l’abisso di volgarità di cui è capace il cuore umano.
Il commento a Maus, Auschwitz e dopo Auschwitz conclude l’analisi del graphic novel che ItalianaContemporanea ha prodotto per DeltaScienceTutoring.com. Ogni puntata esamina differenti tipi di graphic novel: quelli di divulgazione scientifica (Erwyn e la pulce fotonica, Neurocomic), e quello vicino al reportage giornalistico No Sleep Till Shengal. Poi Persepolis e infine Maus, Auschwitz e dopo Auschwitz, cioè il graphic novel che sviluppa un racconto biografico.
L’analisi di questo graphic novel è un contributo originale di ItalianaContemporanea per DeltaScienceTutoring.com, sul cui sito potete leggere il testo da sabato 28 gennaio 2023.
Qui un video con una sintesi della conferenza su Maus tenuta alla biblioteca civica di Vimercate il 27 gennaio 2023.