Max Ackermann (1850-1902) era uno di quegli imprenditori svizzeri (non era l’unico), che vedevano le potenzialità italiane. Infatti importare tessuti dalla Svizzera significava sottostare a dazi molto alti.
Mentre produrre direttamente nel regno di Sardegna o comunque in Italia dopo il 1860 era fortemente attrattivo. Anche Max Ackermann sentì questo richiamo e nel 1885 fondò una fabbrica per la filatura del cotone a ciclo completo a Omegna nel VCO. Per realizzare il suo progetto gli occorreva il permesso del Comune. Aveva necessità infatti di deviare le acque dello Strona per dare energia ai suoi telai. Disponeva infine di capitali che gli permisero la costruzione in pochi anni di una grande fabbrica di cotone a ciclo completo, il cosiddetto “fabricon”.
A seguito di un incendio l’attività fu venduta nel 1901 alla società De Angeli-Frua. I nuovi proprietari incrementarono l’attività sino a raggiungere, nella sua massima espansione, l’impiego di 1.600 operai. Anche il gruppo De Angeli–Frua continuò l’impegno per una organizzazione sociale. Costruì infatti un convitto , che poteva ospitare circa 350 operaie, ed un quartiere abitativo sul modello delle cosiddette città giardino inglesi.
Max Ackerman nella guida turistica
Così TmaticTravel, un sito web che offre audioguide turistiche, descrive Max Ackermann. 🅰️ Se volete ascoltare questo testo, cliccate il monumento dedicato a Ackermann.
Il busto dedicato a Max Ackermann , quasi appoggiato al muro del Battistero, fu inaugurato nel 1910 per celebrare l’imprenditore svizzero che negli anni 80 dell’ottocento aprì a Omegna un cotonificio, gettando le basi per quel grandioso cantiere industriale che gli omegnesi chiamarono con un nome noto ancora oggi a tutti : il fabbricone. Con la sua intelligenza, con la sua energia e soprattutto con la sua lungimiranza, Ackermann, che proveniva dalla vicina Svizzera, seppe fare di Omegna un rinomato centro manifatturiero famoso sia in Italia che all’estero. Come la maggior parte degli imprenditori cotonieri, provvide anche alla costruzione di opere assistenziali utili per una buona conduzione dell’azienda come l’asilo per le giovani operaie che arrivavano anche dai paesi vicini. Ackermann morì a Cannes nel 1902, a soli 52 anni: non è dunque né nato né morto a Omegna ma le parole: cuore, pensiero, progresso, scolpite sul suo monumento oltre a sintetizzare i tratti salienti del suo carattere, dimostrano che gli omegnesi non dimenticarono né il suo nome né il suo operato.
Guida alla scrittura
Immaginate di lavorare per TmaticTravel e di essere un collaboratore che scrive il testo che poi sarà letto e registrato da qualcun altro. Tenete presente che una guida turistica deve avere certe caratteristiche testuali. Scegliete cosa descrivere tra gli edifici industriali attivi o dismessi del luogo dove vivete. Scrivete il testo, descrivendo l’area o l’edificio nell’insieme o anche nelle singole parti. Numero di parole del testo scritto, 150/200 parole; durata del testo orale, un minuto/ un minuto e mezzo. Data di consegna, due settimane dopo che il compito è stato assegnato.
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