OpenAI sospende ChatGPT in Italia

OpenAI sospende ChatGPT in Italia. Il Garante della privacy ha disposto, con effetto immediato, la limitazione provvisoria del trattamento dei dati degli utenti italiani nei confronti di OpenAI, la società statunitense che ha sviluppato e gestisce la piattaforma. L’Autorità ha contestualmente aperto un’istruttoria. Il Garante sospetta la violazione della legge europea per la protezione della riservatezza, contesta a OpenAi di conservare o dati personali allo scopo di addestrare i suoi algoritmi, e rileva la mancanza di sistemi di verifica dell’età dei minori.

Open Ai ha reagito sospendendo il servizio in italia. Ma naturalmente se vi collegate con un IP non italiano continuate ad avere accesso al vostro materiale su ChatGPT e ai servizi che offre. Sarebbe interessante che qualcuno spiegasse il senso di questi provvedimenti “nazionali” in un mondo cosmopolita.

Ecco il testo che compare sul sito di ChatGPT Italia.

Gentile cliente ChatGPT,

Siamo spiacenti di informarti che abbiamo disabilitato ChatGPT per gli utenti in Italia su richiesta del Garante italiano.

Stiamo emettendo rimborsi a tutti gli utenti in Italia che hanno acquistato un abbonamento ChatGPT Plus a marzo. Stiamo anche sospendendo temporaneamente i rinnovi degli abbonamenti in Italia in modo che gli utenti non vengano addebitati mentre ChatGPT è sospeso.

Ci impegniamo a proteggere la privacy delle persone e crediamo di offrire ChatGPT in conformità con GDPR e altre leggi sulla privacy. Ci metteremo in contatto con il Garante con l’obiettivo di ripristinare il tuo accesso il prima possibile.

Molti di voi ci hanno detto che trovate ChatGPT utile per le attività quotidiane e non vediamo l’ora di renderlo nuovamente disponibile al più presto.

In caso di domande o dubbi riguardanti ChatGPT o il processo di rimborso, abbiamo preparato un elenco di domande frequenti per risolverli.

—Il team di supporto di OpenAI

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