Governance e partecipazione. Pol.is, l’alternativa alla polarizzazione delle opinioni sui Social. Inchiesta pubblicata il 17 febbraio 2021 sul sito Copernicani.it. In ItalianaContemporanea è rubricata nel tema “Digitale e democrazia“
Uno dei temi ricorrenti nei modelli di democrazia partecipata è che la digitalizzazione spinta non sia una condizione sufficiente per favorire il dibattito pubblico. Siamo convinti che il diverso modo di vedere le cose sia una delle risorse più preziose nella società plurale; così come siamo consapevoli che i social media i quali, per design, avrebbero dovuto assicurare l’accesso alle informazioni e la partecipazione al dibattito, due pilastri della democrazia, si sono invece resi colpevoli della polarizzazione estrema degli atteggiamenti e dell’acuirsi della disinformazione. Il risultato è che si perde il senso del dibattito con discussioni inconcludenti per capire le sfaccettature della realtà; ci si divide in fazioni dove non ci sono avversari ma solo nemici; ci si isola nella propria bolla di opinioni omogenee limitando l’argomentazione a dei like, retweet e condivisioni.
Governare il dissenso, conciliare idee differenti, incoraggiare la funzione propositiva bottom-up, che sono il valore aggiunto di una democrazia, può realizzarsi attraverso soluzioni tecnologiche, non è impossibile se opportunamente attrezzate con funzionalità di collaborazione, di proposizione e di consenso partecipato secondo adeguate logiche di ingaggio del partecipante. Una delle applicazioni a disposizione è la piattaforma pol.is una nuova forma di sondaggio online che ricorre al crowdsourcing e funziona grazie a tecniche di statistica avanzata integrati ad elementi di intelligenza artificiale consentendo la visualizzazione grafica in tempo reale dei cluster di opinioni e le sfumature nascoste nei dibattiti di parte.
pol.is, che si definisce una piattaforma conversazionale, viene usata da organizzazioni politiche, pubbliche e private e in alcuni casi da governi, per sondare l’opinione dei cittadini su argomenti divisivi raccogliendo input da considerare in un contesto nascente di “computer-aided-policy-making” come supporto all’iter decisionale umano. Una specie di sismografo del consenso e strumento di ricerca sociale di frontiera che dà ai governi e ai partiti una migliore possibilità di cogliere con immediatezza ciò di cui la gente si preoccupa veramente piuttosto che sollecitare valanghe di post sui social media o commenti via e-mail. “Questo è un problema per i legislatori di tutto il mondo in questo momento”, secondo Colin Megill co-fondatore di pol.is. “Possiamo aiutarli a capire cosa sente l’elettorato”.
pol.is combina metodi quantitativi e qualitativi producendo report grafici in grado di evidenziare la polarizzazione delle opinioni e funzionare come uno strumento di ricerca sociale di frontiera. Lo strumento lavora creando una “conversazione” a partire da alcune affermazioni, in cui i partecipanti sono coinvolti aggiungendo le proprie opinioni formulate autonomamente e con la possibilità di votare le opinioni altrui. Questo è il tipo di dati tradizionalmente raccolti attraverso forum, interviste o focus group, attività che richiedono molto tempo e sono dispendiosi.
I metodi di apprendimento automatico di pol.is delineano in tempo reale i modelli che innervano l’intera conversazione, permettendo alle persone di definire le questioni chiave del dibattito con le loro stesse parole e di tracciare i valori e le motivazioni alla base delle loro convinzioni, visualizzando le correlazioni tra le opinioni e i partecipanti, ordinando i partecipanti in gruppi di opinioni e facendo emergere le aree di consenso e le divisioni.
Come Copernicani abbiamo applicato il tool per raccogliere il punto di vista dei soci sui passaporti sanitari, d’immunità o vaccinali, diventato tema di attualità con l’arrivo dei primi vaccini anti-covid. Qui viene raffigurato il quesito di partenza e alcune affermazioni iniziali su cui esprimere il proprio voto (upvote/downvote).
pol.is permette alla popolazione che partecipa al sondaggio di intervenire in forma anonima o previa autenticazione, a seconda delle esigenze o caratteristiche dell’indagine; nel nostro caso abbiamo preservato l’anonimato dei partecipanti. È possibile partecipare più volte al sondaggio (consigliato usare lo stesso browser) per votare asserzioni postate successivamente o per arricchire il set di argomentazioni inserendone una nuova.
Gli esiti del sondaggio sono riportati qui. Con una navigazione interattiva si coglie l’opinione sulla quale converge la maggioranza dei partecipanti, le rappresentazioni grafiche in tempo reale evidenziano i gruppi di opinione, quant’è ampia l’area d’incertezza, qual è l’affermazione più divisiva (estrema destra del tracciato dei puntini), come si distribuiscono le opinioni in correlazione ai partecipanti.