Oppenheimer di Christopher Nolan: l’intreccio dei piani temporali

Oppenheimer di Christopher Nolan: l’intreccio dei piani temporali. Vi proponiamo una recensione interessante, perché non solo commenta il film mettendolo a confronto con l’opera omnia del regista, ma anche perché nella sua forma espositiva intreccia i piani temporali, richiamando così  la cifra stilistica dell’opera di Christopher Nolan. 

La recensione scritta secondo la cifra stilistica
del cinema di Cristopher Nolan

La recensione di Roberto Recchioni al film di Christopher Nolan (scheda di MyMovies). Il film è incentrato sulla  figura del fisico Robert Oppenheimer, ne racconta la vicenda di studio e ricerca, e la brillante carriera dall'università alle istituzioni governative. Oppenheimer fu il direttore del Progetto Manhattan, che creò la bomba atomica. Una carriera così prestigiosa suscita invidie che possono diventare molestie e persecuzioni, se il terreno è favorevole. Lo è. Gli anni Cinquanta sono gli anni delle invidie intorno ad Oppy, e sono anche gli anni del maccartismo. Un collega calunnia Oppy, ne mette in dubbio la lealtà verso l'America, lo accusa di essere una spia sovietica. Segue l'estromissione dai luoghi fisici e istituzionali del potere. Negli anni della presidenza Johnson, la riabilitazione pubblica. L'articolo è pubblicato su Screenweek il 24 luglio 2023; consta di 2.458 parole e richiede circa 13 minuti di lettura.

Quanto adoro il tempo e i suoi paradossi.

Scrivo in una domenica di fine luglio dell’anno 2023. Ho visto Oppenheimer, il nuovo film di Christopher Nolan, due giorni fa. Tanto per me, quanto per voi, questo momento appartiene al passato. Dalla mia posizione temporale, però, chi leggerà questo pezzo si trova nel futuro che, invece, per voi che in questo preciso attimo state scorrendo queste righe, è il vostro tempo presente.

Io e voi siamo nello stesso posto ma fuori sincrono. Del resto, quando il film uscirà in sala anche da noi, apparterrà al presente per gli spettatori italiani, ma al passato per gran parte del pubblico di altri paesi dove il film sta venendo proiettato adesso, cioè nel mio presente, ovvero nel vostro passato. Andare a vedere Oppenheimer in Italia sarà quindi come fare un piccolo viaggio nel tempo a ritroso. Ma facciamola ancora più complicata e teniamo conto che il film ha la sua origine nel 2005, quando Sam Mendes ha avuto per primo l’idea di adattare la biografia scritta da Kai BirdAmerican Prometheus. Per Mendes, nel 2005, Oppenheimer era un futuro che non si è realizzato, mentre oggi, nel 2023, fa parte del suo passato remoto. Nel 2005, invece, Nolan stava girando Batman Begins e non aveva la minima idea che nel suo futuro ci sarebbe stato Oppenheimer. E non ci sarebbe stato se, nel suo futuro, non si fosse concretizzato l’enorme successo della trilogia Cavaliere Oscuro e se Nolan non avesse sfruttato questo successo per iniziare a esplorare un tema che lo appassionava da sempre, quello del tempo, in film come InceptionInterstellarDunkirk e, ovviamente, Tenet. E proprio a Tenet e al fatto di aver scritturato Robert Pattinson (un attore diventato popolare per il discutibile ruolo di Edward Cullen, il vampiro luminoso della saga di Twilight, diventato nel tempo uno dei maggior talenti della sua generazione) si deve il fatto che Nolan abbia poi girato Oppenheimer, visto che è stato Pattinson a consigliare il libro di Bird al regista e a suggerirgli di farne un film.

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Guida alla lettura

Avete di fronte una recensione.

  • Anzitutto ricercate nel testo le info sul film che in una recensione devono esserci. Ci sono tutte?
  • La recensione si sviluppa in paragrafi che sottolineano un continuo passaggio tra i diversi piani temporali: i possibili passati, presenti, futuri. Lo stile della recensione richiama la cifra stilistica dei film di Nolan che costruisce tutte le sue storie nell’intreccio elaborato (e non sempre ben riuscito, ma sempre suggestivo!) dei piani temporali.
  • Molto articolata l’analisi del film che dà vita ad un vero e proprio commento dell’opera. La tecnica del commento è il confronto con l’intera opera del regista. Il testo ripercorre così la filmografia di Christopher Nolan.