Scorribande
Dal 2022 per il GAM Gruppo Archeologico di Mergozzo ho tenuto tre conferenze nell’ambito del ricco programma estivo di attività che tradizionalmente il GAM organizza.
Marco Polo descrive un ponte, pietra per pietra.
– Ma qual è la pietra che sostiene il ponte? – chiede Kublai Kan.
– Il ponte non è sostenuto da questa o quella pietra, – risponde Marco, – ma dalla linea dell’arco che esse formano. Kublai Kan rimane silenzioso, riflettendo. Poi soggiunge: – Perché mi parli delle pietre? È solo dell’arco che m’importa. Polo risponde: – Senza pietre non c’è arco.
Candoglia-Milano. I due capolinea
GAM Mergozzo Verbania. 2024, Candoglia e Milano sono i due capolinea di una via a doppio senso, antica e vitale. Proprio perché capolinea, i due luoghi sono connessi. Dal duomo di Milano, naturalmente! La cava del marmo rosa di Candoglia lavora sempre per la Veneranda Fabbrica, dove ancora oggi si formano i maestri scalpellini che riparano pinnacoli e statue. Ma c’è di più. Sono molte le consonanze tra i due capolinea perché molte sono state, e sono, le vicende comuni.
La pietra racconta
GAM Mergozzo Verbania. 2022. La pietra racconta, una scorribanda tra le pietre della letteratura italiana. La pietra come qualcosa di “altro” rispetto agli esseri umani: resistenti e immobili e durevoli. sono inorganico contro organico, statico contro mutevole, rigido contro duttile. È tuttavia un lungo commercio quello che ci lega alla pietre: l’illusione di controllarle attraverso la magia, Il lavoro faticoso per trasformarle. In conclusione un breve fulminante racconto di Italo Calvino. Le pietre cambiano sottoposte all’intelligenza del lavoro umano. Il lavoro umano è ars, è techne. È l’intelligenza umana, che esiste, e che coesiste insieme con la nostra stupidità. A questi esseri umani intelligenti e stupidi insieme la poesia si rivolge. E narra la loro operosità che fa interagire materia e intelligenza. Il frutto non è dolore: è qualcosa che ha a che fare con la bellezza!
Una scorribanda da Dante a Leopardi, a Montale e a Pasolini sul tema “La pietra racconta. Clic sull’immagine
Il filo rosso della scrittura. Dalle pitture rupestri ai doc digitali
2023. Il filo rosso della scrittura. Dalle pitture rupestri ai doc digitali. Una cavalcata tra le forme della scrittura nella storia umana In quattro puntate dal titolo:
1. Macchine. Dal pennino e inchiostro a MacWrite,Prima puntata sulla scrittura come attività umana. L’evoluzione (lentissima/Velocissima) dalle pitture rupestri, ai doc digitali.
Episodio 2. Nella seconda puntata, i sistemi di scrittura: alfabeto, ideogrammi, geroglifici. Non è una storia di evoluzione da sistemi più primitivi ad altri più evoluti. È piuttosto un’indagine sulla visione mentale della scrittura che popoli diversi ebbero in momenti diversi, in circostanze diverse. La scintilla dell’invenzione. Approcci diversi, risultati diversi, ma perfettamente funzionanti.
Episodio 3. Nella terza puntata si prende in considerazione il territorio dell’Alto Piemonte. La presenza umana qui è attestata ai 10-12.000 anni fa. I cacciatori nomadi, la pittura rupestre dell’Alpe Veglia. Le migrazioni delle popolazioni celtiche e l’insediamento dei Leponzi in questa zona. Il loro alfabeto. Il patrimonio del Civico Museo Archeologico di Mergozzo.
Episodio 4. Ultima puntata della web serie. Quale percezione abbiamo oggi dell’importanza della scrittura, Il sondaggio del Museo della Tecnica di Stoccolma sulle 100 invenzioni più importanti. Considerazioni sulle risposte.