Quando la leggibilità è centrale? Per rispondere a questa domanda è necessario definire con chiarezza l’idea di “leggibilità”.
Quando la leggibilità è centrale? “Leggibilità” è termine tecnico che valuta l’intero impianto linguistico del testo in relazione alla sua chiarezza e comprensibilità.
Fattori di leggibilità
I fattori di leggibilità di un testo sono tre. L’aspetto grafico riguarda l’organizzazione del testo in capitoli e paragrafi e sottoparagrafi, titoli e sottotitoli. Più è chiara l’impostazione grafica del testo più chiara sarà la sua struttura logica. Possono essere introdotte immagini e tabelle, purché siano funzionali alla comprensione del testo. Il secondo fattore che influenza la leggibilità del testo è la lunghezza delle frasi: tanto più una frase è lunga, e quindi ricca di subordinazioni, tanto meno sarà di facile ed immediata lettura. Il terzo fattore è a lunghezza delle parole all’interno di ogni singola frase: quanto più una parola è lunga, tanto maggiore è il carico di informazioni che essa trasmette; la presenza di molte parole lunghe può rendere una frase troppo densa di significato e quindi di non facile lettura e comprensione.
Quando la leggibilità è centrale?
Fare attenzione alla leggibilità di un testo dunque è tener presente tutto ciò. Ma quando è veramente indispensabile farlo? Torniamo dunque alla domanda iniziale: quando è veramente importante che un testo sia altamente leggibile?
Quando il testo ha uno scopo informativo e/o regolativo. Sono lo scopo comunicativo ed il destinatario a orientare chi scrive, e a determinarne l’attenzione sulla leggibilità del suo testo.
Quindi tutta la comunicazione pubblica verso i cittadini che ha scopo informativo, deve essere leggibile. Leggiamo le istruzioni di di compilazione della dichiarazione dei redditi perché abbiamo bisogno delle info per compilare il modulo correttamente. Leggiamo il foglietto informativo di un farmaco perché vogliamo sapere come prenderlo, in che quantità e ogni quanto tempo. Leggiamo una circolare perché vogliamo sapere come comportarci in una particolare situazione. E così via… Ma non leggiamo Il barone rampante perché vogliamo ricavarne delle info e delle direttive di comportamento. Leggiamo questo romanzo per il piacere proprio della sua invenzione linguistica, originale e affascinante.
Anche se potrebbe darsi che una pagina di Calvino misurata con un indice di leggibilità abbia una punteggio più alto della maggior parte delle circolari ministeriali.
Scritti teorici importanti sul tema della leggibilità
La prof. Piemontese con Tullio De Mauro, ha ideato e realizzato alla fine degli anni ’80 la prima rivista a scrittura controllata in Italia. Si chiamava dueparole. È l’autrice, insieme a Pietro Lucisano, del saggio su Gulpease.
Pietro Lucisano e Maria Emanuela Piemontese, GULPEASE: una formula per la predizione della difficoltà dei testi in lingua italiana, in «Scuola e città», 3, 31, marzo 1988, La Nuova Italia.
Altri riferimenti teorici sono: Alfredo Fioritto, Manuale di stile dei documenti amministrativi, il Mulino, Bologna, 2009; Cecilia Robustelli, Linee guida per l’uso del genere nel linguaggio amministrativo, 2012, ricerca promossa dal Comune di Firenze e dall’Accademia della Crusca, citatissimo sui siti ministeriali e sui siti universitari CC3.0.
nfine è da segnalare l’opera generale di Sabino Cassese, già professore di diritto amministrativo presso “La Sapienza”. Ministro per la Funzione pubblica nel governo Ciampi (1993 –1994), ha presieduto la Commissione per la riforma della pubblica amministrazione
Guida alla scrittura
- Vi proponiamo questa clip in cui Maria Emanuela Piemontese chiarisce quando è necessario orientare il testo allo scopo e al destinatario. Disegnatene la mappa mentale.
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