Shoah: come narrare l’abominevole

Shoah: come narrare l’abominevole secondo Vasilij S. Grossman. La Shoah non è semplicemente crudele, non è semplicemente disumana, va oltre. Parlarne significa soffocare nel veleno delle camere a gas. E tuttavia è tale l’abominio che parlarne si deve.  Ma come?

Grossman Avvertenza

Shoah: come narrare l’abominevole secondo Vasilij S. Grossman. Un brano dal saggio di Ferdinanda Cremascoli disponibile in formato digitale – Stalingrado, la dilogia di Vasilij Grossman. Il brano qui riportato è tratto dal capitolo “Pannello centrale superiore. Shoah. Vittime e aguzzini”

Lo strumento che Vasilij Grossman si dà per poter dire l’indicibile è la scomposizione dell’orrore nei suoi elementi costitutivi, descritti con precisione scrupolosa. Ogni dettaglio anche minimo dell’accaduto è analizzato con estrema attenzione: è l’acribia del ricercatore che cerca le cause di questo evento e ne sente tuttavia la natura sfuggente.

Esemplare il racconto della progettazione della camera a gas nel lager diretto da Liss. Leggi di più


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