Steve Jobs. Email a se stesso
Steve Jobs. Email a se stesso. Il 2 settembre 2010 Steve Jobs spedisce una mail dal suo iPad a se stesso. Sono parole che fanno riflettere. Sono le parole di gratitudine per l’umanità di un uomo che guarda ormai la sua vita dall’esterno e dall’eternità.
Steve Jobs. Lettera a se stesso
Il testo è pubblicato sul sito stevejobsarchive
Email from Steve to Himself
[No Subject]
From: Steve Jobs
To: Steve Jobs
Subject:
Date: September 2, 2010, 11:08 p.m.
I grow little of the food I eat, and of the little I do grow I did not breed or perfect the seeds.
I do not make any of my own clothing.
I speak a language I did not invent or refine.
I did not discover the mathematics I use.
I am protected by freedoms and laws I did not conceive of or legislate, and do not enforce or adjudicate.
I am moved by music I did not create myself.
When I needed medical attention, I was helpless to help myself survive.
I did not invent the transistor, the microprocessor, object oriented programming, or most of the technology I work with.
I love and admire my species, living and dead, and am totally dependent on them for my life and well being.
Sent from my iPad
Steve Jobs – email a se stesso
[No Subject]
From: Steve Jobs
To: Steve Jobs
Subject:
Date: September 2, 2010, 11:08 p.m.
Coltivo poco del cibo che mangio, e di quello che coltivo non ho selezionato i semi.
Non ho fatto nessuno dei vestiti che indosso.
Parlo una lingua che non ho inventato o perfezionato.
Non ho scoperto la matematica che uso.
Sono protetto da libertà e leggi che non ho concepito o legiferato e che non applico né giudico.
Mi emoziono per della musica che non ho creato io.
Quando avevo bisogno di cure mediche, non ero in grado di aiutare me stesso a sopravvivere.
Non ho inventato il transistor, il microprocessore, la programmazione o la maggior parte della tecnologia con cui lavoro.
Amo e ammiro la mia specie, viva e morta, e dipendo totalmente da loro per la mia vita e il mio benessere.
Spedito dal mio iPad