La regina degli scacchi – The Queen’s Gambit – è una serie Netflix del novembre 2020. Qui riportiamo una recensione di Nora Dominik di BuzzFeed del 10 novembre 2020. L’autrice elenca 19 buone ragioni per fondare un club Anya Taylor-Joy, tale l’entusiasmo per l’interpretazione dell’attrice Anya Taylor-Jow! Dell’articolo vi diamo una traduzione italiana, ma naturalmente potete leggere l’originale in inglese sul sito di BuzzFeed.
Su ItalianaContemporanea il testo è rubricato nella pagina Al cinema e in Tv. Il testo è di 1.170 parole. Tempo di lettura 5-6 minuti
Avete guardato Netflix nelle ultime settimane? Allora avrete visto The Queen’s Gambit arrivare lentamente al primo posto nella lista dei dieci prodotti migliori di Netflix!
Quanto a me, non ho mai smesso di pensare a questo racconto da quando l’ho finito, perché è proprio bello.
Mi ha stupito il livello di qualità che può raggiungere una serie televisiva. E non sono l’unica a pensarla così (cita qui diversi post che esprimono un giudizio positivo su questa serie. Tra gli altri c’è il giudizio positivo di Stephen King). Ma veniamo ai 19 buoni motivi per vedere La regina degli scacchi.
1. The Queen’s Gambit è basato sull’omonimo romanzo di Walter Tevis del 1983 ed è stato prima quasi trasformato in un film: quasi, perché Heath Ledger che sognava di fare questo film, morì nel 2008 prima di metterci mano.
2. La serie è stata creata e scritta da Scott Frank e Allan Scott, che sono stati incaricati di adattare il libro, e vi hanno lavorato diversi anni. Tanto per ricordare chi è, Scott ha scritto alcuni film esemplari, come Marley & Me, Logan e Minority Report, solo per citarne alcuni.
3. Scott Frank ha anche diretto tutti e sette gli episodi di The Queen’s Gambit, il che aiuta a renderlo molto simile a un film vero e proprio, tanto che è perfetto per una visione in una sola volta di tutti e sette episodi.
4. Potrei parlare per ore della scrittura e della regia così intelligenti, ma devo segnalare anche i costumi e la scenografia che portano questo spettacolo a un livello superiore.
5. Il design dei costumi di Gabriele Binder non solo offre agli spettatori alcuni dei migliori costumi d’epoca dai tempi di Mad Men, ma il suo uso di motivi a scacchiera negli abiti di Beth aggiunge un altro dettaglio importante alla storia. Voglio dire, solo un genio potrebbe pensare che Beth sia completamente bianca alla fine della serie, quindi sembra letteralmente un pezzo degli scacchi. E, ricordiamolo, chi gioca con il bianco fa sempre la prima mossa.
6. A riunire sceneggiatura, regia, scenografia e costumi, occorre menzionare la fotografia: il direttore Steven Meizler ci regala alcune inquadrature ampie e primi piani visivamente sbalorditivi che trascinano irresistibilmente lo spettatore nel mondo di Beth.
7. Nel cast, Anya Taylor-Joy è una forza, e non potrei immaginare nessun altro guidare questa serie nei panni di Beth Harmon. La gamma emotiva che è in grado di dare a Beth è una cosa di grande bellezza. Voglio dire, il suo lavoro specie nel finale, è a dir poco degno di un Emmy Award.
8. Se non conoscete Anya prima di questo film, consiglio vivamente di tornare indietro e guardare il suo lavoro precedente: la sua interpretazione in The Witch, che è stato il suo primo film, è semplicemente sbalorditiva, ed è incredibile vedere cosa sia in grado di fare con pochi dialoghi. Inoltre, Anya reciterà nel ruolo di una giovane Furiosa nel prequel di Mad Max: Fury Road e reciterà al fianco di Nicole Kidman in Northman. Insomma una carriera molto ben avviata!
9. E se ancora non siete impressionati da Anya nei panni di Beth, sappiate che le sono state insegnate tutte le mosse di Beth in una partita a scacchi solo pochi minuti prima di girare la scena. Non è fantastico? Quanto a me, riesco a malapena a ricordare cosa ho mangiato a colazione! Anya invece è capace di memorizzare intere partite di scacchi pochi minuti prima di girare scene altamente faticose ed emotive.
10. Sebbene il personaggio di Beth sia scritto magnificamente, Anya ha portato nel ruolo il suo fascino, che si percepisce chiaramente sullo schermo: ha inventato il modo specifico di Beth nel maneggiare i pezzi degli scacchi. Voleva che fosse un modo femminile. Ha anche contribuito a impostare le sue controparti maschili. Anya ha spiegato: “Volevo che avesse un modo molto particolare di muovere i pezzi: immobile, ma molto veloce e spietato, innegabilmente femminile. Beth non deve scegliere”.
11. Insieme ad Anya, il resto del cast si adatta perfettamente al suo ruolo: Thomas Brodie-Sangster nei panni di Benny, Harry Melling nei panni di Harry e Jacob Fortune-Lloyd nei panni di Townes sono i concorrenti e gli amici perfetti di Anya’s Beth. Benny, Harry e Townes sono personaggi che hanno un grande sviluppo nei sette episodi.
12. Anche Marielle Heller e Bill Camp nei panni di Alma Wheatley e Mr. Shaibel contribuiscono ai momenti più emozionanti dell’intera serie – sì, ho pianto nei loro momenti finali e non me lo aspettavo.
13. Da non dimenticare è anche Jolene, il primo ruolo importante di Moses Ingram. Sono impaziente di vedere cosa farà dopo perché Jolene è un personaggio di spicco tra tutti questi attori importanti.
14. Naturalmente, The Queen’s Gambit è incentrato sugli scacchi, e il gioco è stato raccontato in un modo così emozionante, che penso potrebbe diventare la mia nuova serie sportiva preferita. Il modo in cui ogni partita è stata filmata consente agli spettatori di essere subito coinvolti nell’azione, e niente sembra mai lento. Inoltre è notevole il fatto che la maggior parte delle partite di scacchi si concentri più sui giocatori che sulla scacchiera.
15. Ogni singola mossa durante le partite di scacchi è stata brillantemente coreografata dai consulenti di scacchi Garry Kasparov e Bruce Pandolfini in modo che abbia un’atmosfera autentica. Garry è un grande maestro di scacchi russo, e Bruce è un famoso insegnante di scacchi americano.
16. E tutti i giochi mostrati sullo schermo sono stati effettivamente interpretati dagli attori, comprese le frenetiche partite di scacchi: realistica e di qualitàl’attenzione ai dettagli e la pre-produzione .
17. Ciò che rende The Queen’s Gambit così speciale è che, sebbene sia incentrato sugli scacchi, la serie è in grado di raccontare storie profonde di dolore, di dipendenza, di traumi. Racconta anche l’emozione di ritrovare una famiglia, ed essere una donna in un campo dominato dagli uomini.
18. La serie usa gli scacchi come punto di partenza per approfondire il passato e il presente di Beth. Un modo molto intelligente per sviluppare il personaggio.
19. E infine, The Queen’s Gambit combina davvero tutte le parti migliori di prestigiosi programmi TV che lo hanno preceduto e crea una serie godibile dall’inizio alla fine. Lo spettacolo ha preso gli aspetti del dramma in costume di Mad Men e The Crown, e ha adottato lo stile di regia che ha reso esemplare The West Wing.
Vorrei che ci fosse un modo per cancellare The Queen’s Gambit dalla mia mente per guardarlo di nuovo, perché non voglio che finisca!
Guida alla lettura
- Distinguere in una recensione informazioni e giudizi. Qui non sono blocchi immediatamente riconoscibili: le info sono distribuite nel testo in 19 punti. Elencatele.
- Interessante in questa recensione lo stile accattivante: si rivolge direttamente al lettore, ad esempio. Individuate tutti i punti del testo in cui ciò avviene.
- Lo stile è ampiamente divulgativo: andate sull’originale in inglese e individuate qualche esempio di stile divulgativo perché destinato a chiunque voglia avvicinarsi all’opera recensita.
- Provate voi a tradurre in italiano gli esempi di stile divulgativo che avete individuato.